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“L’ordine sacro non solo dà una potestà di santificare le altre anime in nome di Dio, ma abilita in maniera tale da arricchire lo stesso ministro da farlo partecipe, in qualche misura, in altra forma delle grazie che attraverso il ministero del sacerdozio e degli ordini sacri, Cristo dispensa al mondo. Egli pure è partecipe di questa benedizione del Signore. L’Ordine Sacro ha questi due aspetti, rispetto alla grazia del Signore: di abilitare a darla agli altri e di tenerla per sé.

Su questo ultimo punto fermo un istante ancora la vostra attenzione. Perché? Ma perché vi sentiate santificati, consacrati, benedetti, amati dal Signore. Il Signore vi ha chiamati ad essere suoi perché ha bisogno del vostro servizio, perché vuole avere bisogno del vostro servizio. E in questa chiamata, in questa elezione, in questa sua azione santificatrice c’è un atto di amore tenerissimo, profondo, bellissimo, ineffabile per le vostre singole anime.
Sentitevi amati, sentitevi prediletti, sentitevi in unione ed in comunione col Signore e sentitevi oggi e per sempre in concomitanza con questa presenza agente di Dio attraverso di voi”.
Brano di omelia pronunciata dall'arcivescovo Giovanni Battista Montini, futuro papa Paolo VI, nel Duomo di Milano il 22 dicembre 1962.